Ha preso voce il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, sul delicato tema legato all’Israele dopo la sfida contro l’Italia.
Gli azzurri sono usciti vincenti dalla sfida prima contro l’Estonia e poi con l’Israele, puntando di fatto ai play-off che portano al Mondiale 2026 e nella speranza di poter ottenere il pass per la competizione in America.

Associated Press / LaPresse
Only italy and spain
Non sarà così invece per l’Israele che, per mano proprio dell’Italia, si trova fuori dai discorsi legati al Mondiale e sul quale, proprio Gabriele Gravina, ha detto la sua per le voci che erano circolate sulla sconfitta a tavolino.
Italia-Israele, il commento di Gravina sulla sconfitta a tavolino
Fuori dai Mondiali 2026, è questa la “sentenza sul campo” per l’Israele che, dopo le diverse polemiche che sono venute fuori a causa delle vicende extra-calcio, non farà parte del Mondiale 2026 e con la speranza di vederci l’Italia, in America.
La classifica dice che l’Italia andrà ai play-off, salvo clamorosi colpi di scena sul primo posto che occupa la Norvegia al momento, con l’Israele fuori dai giochi. “Cosa avremmo dovuto fare, perdere a tavolino 3-0 e far andare l’Israele ai Mondiali?” È il commento di Gabriele Gravina che ha deciso, in conferenza stampa e al margine del consiglio federale di oggi, di rispondere alle domande sulla partita giocata in settimana.
“Italia-Israele non si sarebbe dovuta giocare? I disordini non erano annunciati, ciò che è successo non ha nulla a che vedere con i Pro Pal, quella è sembrata una gang organizzata solo al fine di distruggere e demolire tutto. Idiozia non giocare. Avremmo dovuto perdere, prendere una penalizzazione e mandare l’Israele al Mondiale? Io faccio fatica a pensare a questo”.
Israele non sanzionata calcisticamente: che differenza c’è con la Russia?
A differenza di quanto successe con la Russia, Israele continua a competere nel mondo del calcio. Il mondo dello sport, in generale, si è sempre dimostrato pronto a prendere posizione di fronte ai conflitti internazionali e sulla violazione dei diritti umani.

La situazione di Israele però, ad oggi, vede decisioni differenti. Perché continua a partecipare alle competizioni Uefa e Fifa, senza restrizioni? Eppure, il caso più emblematico e recente, resta quello della Russia che vede esclusa tutte le squadre sulle competizioni internazionali dopo l’invasione in Ucraina nel 2022. Un principio che, a quanto pare, non si è applicato nel caso dell’Israele.