Rischia inevitabilmente l’esonero Maurizio Sarri, considerando i risultati ottenuti fino a questo momento dalla Lazio.
Dalla Capitale circolava una voce in merito alle sue dimissioni, legate alla mancata possibilità di fare mercato e vedendo tutti i giocatori bloccati, nonostante il progetto tecnico che Sarri aveva intenzione di proporre alla sua società. Adesso però, con la squadra a sua disposizione, deve cambiare il suo ruolino di marcia, altrimenti sarà esonero.

Perché i risultati non stanno bastando e oggi aver perso il derby può rappresentare già un primo segnale di qualcosa che non sta funzionando in biancoceleste. Sono soltanto i tre punti trovati fino a questo momento, con tre sconfitte in quattro partite.
Esonero Sarri dopo il derby: gira una voce dalla Capitale
Troppo poco lo score che ha ottenuto la Lazio fino a questo momento, con Maurizio Sarri che rischia l’esonero subito e dopo sole quattro partite.
I punti sono pochi e la Lazio era partita con tutte altre ambizioni in questa stagione che è cominciata da poco. Nonostante l’atteggiamento in campo e una squadra che ha saputo reagire, malgrado il non essere riuscita a portare a casa punti in questo derby, il rischio resta concreto.
LazioChannel.it aveva fatto sapere, nel corso di questi giorni, che Sarri avrebbe potuto rischiare l’esonero in caso di sconfitta nel derby e che infatti, alla fine, è arrivata contro la Roma. E allora la possibilità è concreta, con il Genoa come prossimo appuntamento. Da capire se sarà quella l’ultima partita come ultima spiaggia proprio per l’allenatore di Figline, oppure se ci sarà già da lì un nuovo allenatore che, stando a vedere quelli che sono i nomi più importanti tra quelli liberi, non vede esclusa una grande possibilità per la panchina dei biancocelesti.
Sarri a rischio esonero: Thiago Motta come prima soluzione
La prima soluzione per la panchina, in caso di esonero per Maurizio Sarri, è quella che porta a Thiago Motta. Tra gli allenatori liberi è quello che stuzzicherebbe di più le idee di Lotito, qualora dovesse scegliere di salutarsi per una seconda volta col tecnico di Figline, sul quale c’è sì fiducia, ma non sarà eterna se i risultati dovessero continuare a non arrivare.

Difficile e quasi impossibile, invece, l’ipotesi Spalletti. L’ex Commissario Tecnico della Nazionale ed ex campione d’Italia col Napoli, aveva già annunciato di non voler tornare ad allenare in Italia dopo l’esperienza vissuta in azzurro. Ed è più probabile vederlo in Premier League oppure altrove.