Napoli, Ancelotti: “Mertens recuperato, non pensiamo alla classifica. Milik? Sarà la notte di tutti, non sua”
Napoli, Ancelotti presenta la sfida con il Genoa
Ancelotti Napoli Genoa Conferenza/ Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, è intervenuto in occasione della conferenza stampa in vista della partita di domani contro il Genoa. Queste le sue dichiarazioni.
Napoli, queste le dichiarazioni di Ancelotti
“Andiamo in uno stadio dove abbiamo brutti ricordi, la squadra avversaria è in difficoltà e quindi sarà motivatissima. L’ambiente poi supporterà al 100% i propri giocatori. Detto questo, sono contento di quello che la mia squadra sta facendo. Domami sarà una prova di grande maturità, perché è normale trovare le motivazioni contro il PSG ma più complicato lo è col Genoa soprattutto considerando la partita dispendiosa dal punto fisico e mentale. Non sarà la notte di Milik, ma del Napoli. Spero sia la notte del Napoli. Sicuramente ci saranno valutazione sull’aspetto fisico, credo che sarà una partita intensa e fisica e ci sarà bisogno di fisicità per prevalere. Quindi considererò quest’aspetto”.
“Milan-Juventus? Non mi aspetto nessun regalo. Il regalo, da appassionato, è vedere una bella partita che lo sarà sicuramente. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro, il campionato è ancora lungo. Mertens? Voglio che tutti i giocatore abbiamo il desiderio di giocare tutte le partite, poi ci sono le scelte. Possono essere comprese o meno, l’importante è che abbiano tutti il desiderio. Mertens tra l’altro ha avuto un problema alla spalla ma è completamente recuperato, sta bene. Calendario? Favorevole aver già affrontato 8 delle prime 9 in classifica? È un grande pericolo pensarlo. Contro la Roma la gara è stata più semplice del previsto, contro l’Empoli è stata più difficile”.
INSIGNE – “Sta facendo bene in questa nuova posizione, tante volte le novità portano nuovi stimoli. Li sta sfruttando, quello che mi sorprende è la continuità. Modulo? In fase difensiva non cambia mai, siamo sempre 4-4-2. Magari alzi un po’ più gli esterni per attaccare, ma la difesa non cambia. In attacco invece dipende dalle partite, alle volte proviamo a mettere 3-4 giocatori tra le linee avversarie ma questo dipende di volta in volta dall’avversario. Sicuramente l’atteggiamento visto in Champions piò essere proposto in Serie A.
Il gesto di Mourinho? Ironia non volgarità. Ognuno di noi che va sul campo ha delle responsabilità e ricevere 90 minuti di insulti non è mai piacevole. Reazione comprensibile, ci può stare dopo 90 minuti di insulti. Non mi riferisco solo alla Juventus, quella dell’insulto è una cultura generale in Italia. Accade anche a Napoli, a Milano”.
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